

Si stima che, entro il 2025, un terzo circa dei lavoratori potrebbe essere sostituito da macchine intelligenti, come software o robot (Gartner). In un panorama che nulla ci dice di buono in termini di possibilità di occupazione lavorativa, cos’è quel “qualcosa in più” che dovremmo avere per fare la differenza?
Una laurea, presa anche con il massimo dei voti, non basterà… Bisogna imparare a pensare fuori dagli schemi!
Come? Con il PENSIERO LATERALE.
E’ indiscutibile l’importanza di imparare a pensare fuori dagli schemi, non a caso gli indovinelli di pensiero laterale sono spesso utilizzati nei colloqui di lavoro di alcune delle aziende più ambite dai neo-laureati occidentali:
- Google.
- McKinsey & Co.
- Facebook.
- Boston Consulting Group.
- Airbnb.
- Bain & Co.
- Apple.
Queste aziende infatti non solo cercano i migliori laureati delle migliori università, ma vogliono tra le proprie fila individui che siano in grado di risolvere problemi complessi attraverso soluzioni creative.
Questa la definizione di pensiero laterale, che troviamo cliccando su Wikipedia:
“Con il termine pensiero laterale, coniato dallo psicologo maltese Edward de Bono, si intende una modalità di risoluzione di problemi logici che prevede un approccio particolare, ovvero l’osservazione del problema da diverse angolazioni, contrapposta alla tradizionale modalità che prevede concentrazione su una soluzione diretta al problema. Una soluzione diretta prevede il ricorso alla logica sequenziale, risolvendo il problema partendo dalle considerazioni che sembrano più ovvie, il pensiero laterale se ne discosta (da cui il termine laterale) e cerca punti di vista alternativi per cercare la soluzione.”
Pensare lateralmente quindi, vuol dire essere consapevoli che per ogni problema sono possibili tante diverse soluzioni, ma sono due le regole fondamentali per giungervi:
- Non tenere in considerazione la via più intuitiva, semplice ed immediata;
- Pensare al di fuori del rigido metodo della logica consequenziale
Il pensiero laterale assume la funzione di potenziale “scardinatore” delle convinzioni e logiche ormai date per scontate, che possono rendere difficile per le persone trovare una soluzione o anche solo un cambio di prospettiva del problema stesso.
Lo psicologo e studioso dei meccanismi di formazione del pensiero Edward De Bono, ritiene che il pensiero razionale, ossia “verticale”, abbia il difetto di non cercare nuove interpretazioni della realtà e, quindi, di non propiziare l’invenzione, ma solo l’elaborazione successiva di un’invenzione già fatta. Il pensiero che può portare alla creazione è il pensiero “laterale” che tiene conto della molteplicità di punti di vista da cui si può considerare un problema.
Ecco per voi alcuni famosi indovinelli che richiedono l’uso del pensiero laterale.
L’uomo nell’ascensore
Un signore abita al decimo piano di un palazzo. Tutti i giorni, quando esce di casa, prende l’ascensore al decimo piano e scende fino al pianterreno. Quando invece rientra in casa, sale con l’ascensore dal pianterreno fino al settimo piano e sale il resto delle scale a piedi per raggiungere il suo appartamento. Quel signore non è superstizioso, non è uno sportivo e odia salire le scale a piedi. Come mai allora si comporta cosi? A onor del vero bisogna precisare che quando in ascensore ci sono altre persone e talvolta quando piove egli arriva con l’ascensore fino al decimo piano.
L’impiccato nella stalla
In una grande stalla abbandonata e completamente vuota è stato trovato il cadavere di un uomo impiccato. La corda è appesa ad una trave del soffitto a circa 5 m di altezza e i piedi dell’impiccato distano 80 cm dal pavimento. Il cadavere si trova più o meno al centro della stalla ed i muri distano non meno di 5 metri. Non è possibile arrampicarsi fino al soffitto lungo le travi. La porta della stalla e tutte le finestre sono intatte e chiuse dall’interno. L’uomo si è suicidato. Come ha fatto?
Cinque sotto la pioggia
Cinque persone (quattro uomini e una donna) percorrono lentamente una strada senza traffico. Improvvisamente comincia a piovere. Gli uomini iniziano a correre mentre la donna non fa nulla per accelerare l’andatura. Nonostante ciò ella arriva a destinazione assieme agli uomini e completamente asciutta. Di che colore sono i pantaloni degli uomini?
***SOLUZIONI***
L’uomo nell’ascensore. E’ un nano.
L’impiccato nella stalla L’uomo, per impiccarsi, è salito su un blocco di ghiaccio il quale in seguito si è sciolto senza lasciare traccia.
Cinque sotto la pioggia. I pantaloni sono neri. Si tratta di un funerale. I quattro uomini portano la bara nella quale si trova la donna.
Dott.ssa Marika Cocco